Riflessioni sul trauma, di Massimo Mari
Credo che la parola crisi sia ansiogena e fuorviante. È utilizzata, dagli anni ‘80 in poi in maniera sistematica, per giustificare la tendenza al controllo sociale, all’impoverimento dei risparmi del lavoro delle famiglie. Inoltre si affianca a questa la promozione del consumismo come base della nuova schiavitù volontaria. Nell’ultima accezione, dal 2008 in poi, l’anticipazione