Proseguono senza sosta i lavori di Esprì, delle sue Associate e dei collaboratori scientifici.

All’assemblea dei soci del 26 ottobre hanno preso parte la Presidente Maria Teresa Fenoglio, il vice Giovanni Nicoletti, il segretario Emanuele Sirolli e il tesoriere Giuseppe Scurci oltre ai diversi collaboratori scientifici, tra cui Fabio Sbattella, Massimo Mari e Alfredo Mela.

In questo periodo di estrema difficoltà, sanitaria quanto psicosociale, riteniamo necessario fare il punto su quelle che sono le caratteristiche e le specificità che ci connotano all’interno della Psicologia dell’Emergenza; quali i punti fermi, i riferimenti teorici e metodologici, le riflessioni. A tale scopo, abbiamo chiesto ai soci di contribuire con le proprie osservazioni, di condividere punti di vista e suggestioni, con l’idea di evidenziare nozioni chiave, dimensioni imprescindibili e percorsi di ricerca. Lo abbiamo fatto in modo aperto e dialettico, clima perfettamente riassunto dalla parole di Maria Teresa Fenoglio:

[…]questo ci rimanda all’importanza, come psicologi dell’emergenza, di condurre costantemente un processo di apprendimento dall’esperienza, e che dall’azione noi sviluppiamo un pensiero sull’azione stessa, poiché è importante che gli emergenti emergano, se ci diamo il tempo di pensare; una concezione della psicologia dell’emergenza come occasione formativa ed auto-formativa: stare dentro la perturbazione, stare dentro la complessità e in questo condurre un processo continuo di formazione a pensare.